lunedì 17 dicembre 2007

Si puo insegnare architettura?

Si è svolto venerdì scorso 14 dicembre, nella sede di via Forno vecchio a Napoli, l’incontro seminariale si può insegnare architettura?
La tavola rotonda organizzata da minimadidattica ha visto la presenza di un discreto gruppo di partecipanti tra cui segnaliamo la presenza di tre Presidenti di Corso di laurea della Facoltà di Napoli.
Circa venticinque interventi hanno dato vita alle quattro ore di intenso dibattito, introdotto dalla presentazione degli esiti del call for…cards! (15 cartoline eleborate dalle sedi di Napoli e Aversa consultabili nel nostro archivio), indagine/questionario sui nuovi corsi di composizione.
Come prima sintesi dei lavori possiamo schematicamente sottolineare alcuni temi come contributo alle prossime linee di sviluppo delle attività.
Come stare nella scuola? necessità di riformulare eventuali apparentamenti e differenze (con chi, perché e come si lavora); indagare il rapporto con la tradizione disciplinare, con la ricerca di un autentico desiderio di rifondazione disciplinare nel farsi e il disfarsi dei linguaggi; far emergere dal sommerso: spostare le questione della selezione dall’indifferenziato status di contrattista alla valutazione della qualità didattica offerta (quanto, cosa e come si insegna/si è insegnato); prospettive delle politiche universitarie rispetto alle nuove generazioni di ricercatori.
Lascia un commento per integrare e ampliare il ventaglio delle questioni.

sabato 15 dicembre 2007

buca delle lettere

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giovedì 13 dicembre 2007

un altro film… (o recensione n°3bis)

Data: mercoledì 12 dicembre 2007, ore 16,30.
Autore: Alvaro Siza y Vieira.
Luogo: Aula Magna Storica dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, corso Umberto I, Napoli.
Ambito: master di II livello “Il progetto di architettura per la città storica”.
Titolo: architettura contemporanea nella città antica.
Media: videoproiezione slides/microfono.
Durata: 45 min.

… ad un certo punto ho pensato: come risponderebbe Siza alla fatidica domanda “si può insegnare architettura”? La risposta, avendo assistito alla conferenza, è tutt’altro che scontata.
Atmosfera da grande evento, sala stracolma e pubblico eccitato dalla presenza del maestro portoghese. Il mito aleggiava in città già da qualche giorno e l’attesa di una lectio magistralis cresceva tra addetti ai lavori. Peccato che, alla fine dei conti, tra tanta poesia (perché Siza è davvero uno dei pochi a comunicare poeticamente) restasse poca architettura, almeno in termini quantitativi.
La brevissima lezione (in relazione alle aspettative…) ha infatti riguardato unicamente il progetto del complesso residenziale noto come “Terraços de Bragança” (Lisbona, Chiado, 1992-2004), con una lunga ed accorata disamina del perché si fosse scelto il materiale ceramico per uno dei corpi di fabbrica.
Credo che tutti avremmo apprezzato di più entrare nel merito; le innumerevoli (e peraltro bellissime!) soluzioni progettuali, se non attentamente contestualizzate, rischiano infatti di rimanere splendidi artifici formali. Per fortuna c’è internet!...
archivio fotografico opere di Siza
scheda progetto Terraços de Bragança

call for... cards!

mercoledì 12 dicembre 2007

recensione n°3

Data: mercoledì 12 novembre 2007, ore 16.30
Autore: Alvaro Siza y Vieira
Luogo: Aula Magna Storica della Università degli Studi di Napoli Federico II Corso Umberto I Napoli
Ambito: Master di II livello Il. Progetto di architettura per la città storica
Titolo: architettura contemporanea nella città antica
Media: videoproiezione slides/ microfono
Durata: 45 min

Bello. Bello entrare in un’aula stracolma e scoprire che quegli studenti che tutti dicono poco curiosi e interessati sono tutti lì ad aspettare una Lezione. Bello incontrare quegli stessi studenti, dopo, in libreria a cercare una monografia su Siza. Bello ascoltare le parole di un maestro pieno di dubbi laddove le nostre aule sono piene di certezze e ri-scoprire che il progetto non è un’equazione matematica ma un processo lungo, un viaggio fatto di andate e di ritorni, di tappe che ripercorri con la voce piena di “se” anche mentre lo rispieghi. Bello, anzi, bellissimo il passaggio sul colore e sul momento in cui, smontato il ponteggio, l’architetto scopre la sua architettura. La teoria? Per me ce n’era tanta…dentro al progetto.

di Paola Scala

"si può insegnare architettura?" recensito da La Stampa on line

E' con estremo piacere e soddisfazione che registriamo l'interesse mostrato da La Stampa on line di Torino per le nostre iniziative.

visita il sito de La Stampa on line

lunedì 10 dicembre 2007

recensione n°2

Data: lunedì 10 dicembre 2007, ore 10,00.
Autore: Max Dudler.
Luogo: Sala Conferenze della Biblioteca Interdipartimentale, Dipartimento di Progettazione Urbana e di Urbanistica, Napoli, via Forno Vecchio 36, 6° piano.
Ambito: L’Arca di Noè – incontri, con la collaborazione della Fondazione Internazionale per gli Studi Superiori di Architettura.
Titolo: bauen – sammeln – zeigen (costruire – collezionare – mostrare).
Media: videoproiezione slides/microfono.
Durata: 1.5 h.

Inconsueto orario (in pieno svolgimento dei corsi…) per un appuntamento stimolante… Filo conduttore dell’esposizione è il termine “continuità”, variamente declinato in una ricca casistica di contesti urbani.
Max Dudler si conferma architetto prolifico, attento costruttore e sapiente interprete di una tradizione disciplinare che pone l’opera di architettura al centro del progetto urbano.
Evitando sapientemente l’autocelebrazione, Dudler non indugia sugli aspetti tecnico-costruttivi, ma, al contrario, chiarisce gli intenti teorici alla base delle scelte di progetto.
Unico rammarico è quello di avere privilegiato, ancora una volta, l’aspetto della rassegna progettuale al tentativo di costruzione di una teoria.

mercoledì 5 dicembre 2007

napoli e/o italia

Dal sito del Politecnico di Torino, segnaliamo il link (presente nel nostro blogroll) del Questionario nazionale sui Laboratori di Progettazione.
Il progetto, presentato da uno dei suoi curatori - Riccardo Palma- nella tavola rotonda organizzata qualche tempo fa a Napoli in concomitanza con la Mostra sulla didattica del laboratori di Progettazione, è ora accessibile.
Sicuramente un contributo interessante e una base di riflessione per la nostra giornata di lavoro del 14 dicembre.


recensione n°1

Data:Venerdì 30 novembre 2007, ore 16.30
Autore: Giorgio Grassi
Luogo: Aula Magna Storica della Università degli Studi di Napoli Federico II Corso Umberto I Napoli
Ambito: Master di II livello Il. Progetto di architettura per la città storica
Titolo: architettura contemporanea nella città antica
Media: videoproiezione slides/ microfono
Durata: 1.5 h

La struttura del discorso si sviluppa intorno alla presentazione di una serie di progetti, vista la caratura dell’Autore –ovviamente- arcinoti: dalla sistemazione del nuovo presbiterio del Duomo di Pisa, passando per il celeberrimo Teatro romano di Sagunto, fino alla recente Sede della Cassa di risparmio di Firenze.
Va bene l’atmosfera blasè, va bene che ho già detto tutto sull’argomento, va bene la giornata uggiosa, va bene i colori Pantone, va bene la didattica minima, va bene che tutto si perdona ai Grandi, però noi che speravamo in contributi per una minima didattica siamo ritornati a casa, ahimè, con in tasca una didattica un po’ troppo minima.