mercoledì 30 gennaio 2008

Aalto-cubismo

È in edicola, allegato al Sole 24 ore, il primo dei quattro volumi dell’Enciclopedia dell’architettura edita da Federico Motta.
Il progetto, con la direzione scientifica di Aldo De Poli, raccoglie e sistematizza gli esiti ponderosi di un lavoro redazionale di base sottolineato dai contributi specialistici originali, lemmi firmati da un’ottantina di esperti studiosi dei singoli temi. Come riportato nell’introduzione, tre le questioni focali: sperimentare un’enciclopedia del nostro tempo, confermare l’esistenza di una linea culturale italiana, valorizzare il contributo della giovane ricerca italiana.
In attesa degli altri volumi, apriamo un primo dibattito sull’iniziativa.

lunedì 7 gennaio 2008

recensione n°4

Data: sabato 1 dicembre 2007, ore 10.00 da programma
Autore: Rafael Moneo
Luogo: Sala Maria Cristina nel Complesso Monumentale Sala di Santa Chiara, Napoli
Ambito: Master di II livello Il.
Titolo: Architettura contemporanea nella città antica
Media: videoproiezione slides/ microfono
Durata: 90 min

La Memoria della Forma
Si può insegnare architettura attraverso le proprie opere? Rafael Moneo lo fa nella conferenza tenuta a Napoli recentemente, forse solo perchè una lectio magistralis? … il modo in cui l’architetto ha presentato alcune sue opere: il completamento dell’isolato del “Banco de España” e l’ampliamento del “Museo del Prado”, entrambe a Madrid, hanno reso intelligibile i motivi delle diverse soluzioni che strutturano le architettura costruite e come ogni vero Maestro lo fa con semplicità e modestia, quasi sottovoce, avvalendosi della storia sotto forma di memoria che rivendica non più il passato, ma la consapevolezza di un presente moderno. Tutto questo emerge sotto forma di racconto delle diverse parti del progetto (memoria, misura, materia) che componendosi non solo costruiscono l’opera, ma ne determinano il loro carattere. Allora, si può insegnare architettura attraverso le proprie opere? La risposta è sì, se chi lo fa oltre ad essere un Maestro, non le considera più sue, così da poter svelare il segreto della loro forma.

di Pasquale Mei

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